Secondo quanto riportano dall’Oms e International Diabete Federation (IDF) nel 2021 quasi il 10% della popolazione adulta mondiale risultava diabetica e per il 90% con diabete mellito tipo 2. Un aspetto significativo è che il numero di casi sta aumentando proporzionalmente con l’avanzare dell’età, con il picco massimo intorno ai 75 anni e oltre.
La pericolosità del diabete è data dal rischio di sviluppare complicanze a carico di cuore, vista e funzionalità cerebrale e renale. Tra le malattie provocate dall’eccesso di glucosio nel sangue troviamo l’infarto del miocardio, l’arteriopatia periferica, l’ictus, la neuropatia, la nefropatia e la retinopatia.
La buona informazione e i giusti accorgimenti sono un valido aiuto per prevenire il diabete, evitando così malattie che mettono a rischio la nostra salute. Nel corso della lettura scopriremo nel dettaglio cos’è il diabete, quali sono le cause che comportano tale disturbo e come prevenirlo, con una sana alimentazione, una regolare attività fisica e qualche pratico consiglio.
Cos’è il diabete di tipo 2?
Il diabete, in termini medici diabete mellito di tipo 2, è una malattia cronica non trasmissibile caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue ed è dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina.
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Le cause possono essere:
- ridotta capacità del nostro pancreas di produrre l’insulina
- organi bersaglio che non rispondono in maniera corretta.
In entrambi i casi il corpo non è in grado di utilizzare in maniera corretta il glucosio che resta in circolo nel sangue causando degli elevati livelli che possono recare danni ai vari organi.
La maggior parte delle persone con diabete mellito di tipo 2, al momento della diagnosi, presenta entrambi questi difetti:
- insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas (deficit parziale di insulina);
- inadeguata risposta all’insulina (insulino-resistenza).
Le cause del diabete possono essere genetiche ed ambientali. Fattori come l’obesità, per esempio, possono favorirne l’insorgenza e questo perché le cellule da alimentare sono tante e dunque anche la quantità di insulina necessaria lo è.
I valori ottimali di glucosio nel sangue variano dai 60 ai 99 mg/dl. Se i valori sono superiori ma non oltre i 126 mg/dl parliamo di iperglicemia: si tratta di una situazione di allarme da cui mettersi al riparo, ma non patologica. Al contrario, se i valori sono uguali o superano i 126 mg/dl (al mattino, a digiuno) siamo di fronte a un caso di diabete.
Consigli per prevenire il diabete di tipo 2
Sono molti gli accorgimenti e le regole da applicare nella quotidianità per prevenire il diabete di tipo 2. Al contrario del diabete di tipo 1 infatti (una malattia autoimmune la cui unica terapia possibile è la somministrazione di varie unità giornaliere di insulina) il diabete di tipo 2 può essere evitato con la semplice adozione di uno stile di vita sano ed evitando i fattori di rischio e facendo prevenzione.
L’alimentazione
Il primo punto dal quale non si può prescindere se si vuole prevenire la comparsa del diabete è quello di alimentarsi in modo sano ed equilibrato, avendo cura di misurare le proporzioni.
Il primo consiglio è quello di affidarsi ad un esperto in nutrizione in modo da farsi prescrivere una dieta personalizzata (considerando età, sesso, peso, ecc.) che non sia troppo rigida ma che possa aiutare il paziente ad avere una buona qualità di vita e non rinunciare alla propria vita sociale.
Consigli e stile di vita
Per prevenire il diabete oltre a una sana alimentazione è importante seguire alcune semplici regole, come quelle che seguono:
- limitare il consumo di sale, preferendo spezie ed erbe aromatiche;
- misurare le quantità di ogni alimento, considerando nel calcolo le calorie consumate, la corporatura e il carico di attività fisica svolta ogni giorno;
- praticare con regolarità attività fisica moderata (ad esempio una camminata di circa 30 minuti, almeno 3 volte a settimana);
- leggere le etichette poste sul retro delle confezioni degli alimenti per comprenderne i valori nutrizionali e gli ingredienti presenti, con la conseguenza di un’alimentazione più consapevole e controllata;
- gestire i pasti in anticipo ed evitare pasti improvvisati, al fine di ottenere un totale controllo dei macronutrienti e degli alimenti da assumere.
Si raccomanda sempre l’accurata supervisione e controllo del medico curante e degli specialisti.